giovedì 22 gennaio 2015

Un'intervista su "La Sinistra assente"





La sinistra assente
Intervista con Domenico Losurdo
a cura di Francesco Algisi

losurdo sinistra  Domenico Losurdo è professore emerito di Storia della filosofia presso l'Università degli Studi di Urbino. Autore di numerose pubblicazioni – tra le quali ricordiamo "Controstoria del liberalismo" (Laterza, 2006), "Stalin. Storia e critica di una leggenda nera" (Carocci, 2008), "La lotta di classe" (Laterza, 2013), "Nietzsche, il ribelle aristocratico" (Bollati Boringhieri, 2014, II edizione) – ha recentemente dato alle stampe "La sinistra assente. Crisi, società dello spettacolo, guerra" (Carocci, 2014). Al pari dei precedenti, anche quest'ultimo saggio si legge con grande profitto. Su alcuni dei temi affrontati nel testo, abbiamo rivolto alcune domande all'Autore.
  Prof. Losurdo, lei scrive che "ogni leader sgradito a Washington, che si tratti di Castro, Gheddafi o Saddam Hussein, sa che deve guardarsi quotidianamente e in ogni istante della giornata dalle trame e dai tentativi di assassinio orchestrati dalla CIA" (pag.127). Questo fatto incontestabile giustifica, a suo avviso, il mancato (o comunque "problematico") sviluppo "di rapporti realmente democratici all'interno dei paesi più deboli" (pag.136) e costretti "a vivere sotto l'incubo dell'aggressione" (pag.194) da parte degli USA?
  Rispondo formulando a mia volta una domanda: il pericolo del ripetersi negli USA di attentati terroristici «giustifica» la decisione di rinchiudere a Guantanamo, senza processo e anzi senza neppure una notificazione del reato contestato, persone della più diversa età (compresi ragazzini e vegliardi) e di torturarle sistematicamente? E «giustifica» la decisione di procedere, grazie ai droni, a esecuzioni extragiudiziarie senza curarsi neppure dei cosiddetti «danni collaterali»? Nonostante l'11 settembre, i rischi corsi dai presidenti statunitensi sono ben inferiori a quelli cui erano e sono esposti Castro, bersaglio di innumerevoli tentativi di assassinio, o Gheddafi, in effetti catturato, selvaggiamente torturato e poi assassinato. Possiamo ben criticare il modo in cui Castro, Gheddafi ecc. fronteggiano lo stato d'eccezione, ma senza mai dimenticare che lo stato d'eccezione è imposto loro dall'imperialismo (da considerare il principale responsabile)...

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