domenica 23 aprile 2017

Una presentazione del "Marxismo Occidentale" a Lecce

La Rivoluzione d’Ottobre ha proiettato il marxismo in una dimensione mondiale imprimendo alla storia del Novecento una significativa svolta universalistica: le rivoluzioni anticolonialiste, che sono lotte di liberazione dei popoli oppressi dal disumano dominio politico, economico, sociale delle potenze coloniali, diventano parte integrante delle lotte per l’emancipazione della classe operaia e per il rovesciamento del capitalismo. Questa svolta, base del movimento anticolonialista mondiale, ha però segnato anche la divaricazione tra il marxismo orientale e quello occidentale: mentre a Oriente il marxismo si concentrava sulla questione coloniale attraverso un tormentato processo di apprendimento che andava a ridefinire il ruolo della nazione, dello Stato, dello sviluppo economico, a Occidente la questione coloniale veniva rimossa, ignorata, nel migliore dei casi incompresa.

Una serie di motivazioni che vanno dalle condizioni storiche oggettive segnate dalla catastrofe dalle due guerre mondiali, la tradizione culturale di riferimento, una concezione ingenua, profetica e messianica del marxismo, la riduzione della lotta alla sola contraddizione di borghesia e proletariato e cioè alla diseguaglianza tra le classi, contribuiscono a definire la genesi, la trama e l’esito di un rapporto mancato che attraversa tutto il Novecento. Una sorta di dramma in più atti che ha condotto il marxismo occidentale ad assumere, di volta in volta, posizioni anarchiche, astratte, eurocentriche, antiuniversalistiche, quando non apologetiche dell’Occidente liberale; a rinunciare alla sua carica emancipatrice.

È, quello di Losurdo, un j’accuse meditato e appassionato, frutto di una ricerca consolidata; supportata come sempre da un apparato di fonti critiche e storiografiche di eccezionale ampiezza: la ricostruzione di grandi spaccati storici che intrecciano colonialismo e imperialismo, schiavitù di interi popoli, faticose lotte di liberazione ancora in corso, procede insieme all’analisi critica delle più importanti e incisive piattaforme teoriche e politiche del marxismo occidentale.

Ma non si limita a questo. Esso vorrebbe anche orientare il marxismo occidentale verso la sua rinascita, individuando le condizioni metodologiche e storico-politiche che potrebbero favorirla, tra le quali imprescindibile è il recupero del rapporto con la rivoluzione anticolonialista e antischiavista mondiale, che va inclusa nel bilancio storico del Novecento quale portato della Rivoluzione d’Ottobre.

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